Durante lo stage formativo effettuato presso DARC (Direzione Generale di Arte e Architettura Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali),partecipando all’organizzazione generale in particolare curai il sito della mostra.
La mostra, curata da Alberto Ferlenga, presentava per la prima volta l’archivio acquisito nel 2001 dalla DARC per le collezioni del MAXXI architettura.
Fu allestita negli spazi del MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, recentemente recuperati in un edificio della ex caserma Montello a Roma.
L’archivio personale di Aldo Rossi riflette nei suoi contenuti una figura di architetto-letterato certo molto lontana dall’immagine dell’architetto-professionista oggi prevalente. E letterato, più che artista, Rossi amava definirsi, riferendosi sia alla propria formazione che alla propria intima attitudine.
I disegni, tracciati sui più svariati supporti e colorati nei modi più diversi, rappresentano le tappe di una ricerca ininterrotta nella quale si confondono con scritti, fotografie o modelli dando origine insieme, e con la stessa prolificità, a idee e progetti.
L’allestimento presenta - in un unico ambiente - circa 100 tra disegni, tempere e acquarelli di grande suggestione, realizzati dal 1964 al 1997,che Rossi aveva presso il suo studio milanese e sette modelli, tra i quali il Teatro Carlo Felice di Genova, il museo a Marburg, il Deutsches Historisches Museum di Berlino. Materiali multimediali e filmati illustrano ulteriormente le opere dell’architetto.
Per la prima volta dopo l’inventariazione è inoltre possibile consultare la banca dati che consente l’accesso all’archivio di Aldo Rossi riprodotto in digitale, visualizzando e stampando le immagini e i disegni.