Villa-recupero di sottotetto
Committente: Privato
Categoria: IC
Estensione: 200 mq ca
Ubicazione: San Martino al Cimino, Viterbo
Data Inizio Lavori: 1 Aprile 2012
Con la consulenza di “Eulero Eng” per la verifica strutturale ed adeguamento antisismico
Con la collaborazione di Giacomo Maletta, Architetto
In prossimità di San Martino al Cimino, notevole paese nato attorno all’abbazia Cistercense del 1300 è ubicata una villa unifamiliare, degli anni ‘60 di circa 200mq, con annessi spazi di servizio e un giardino di oltre 1000mq.
L’immobile, è costituito da n. 3 piani, di cui l’abitazione di proprietà è ubicata al piano terreno mentre salendo il corpo scala interno è possibile accedere al piano adibito a soffitta dell’abitazione di superficie pari al piano principale, con altezze varie a seconda delle falde di copertura.
L’ edificio è in muratura portante, i setti vanno a delimitare 7 ambienti ognuno dei quali sormontato da una differente copertura a falde inclinate. Sul fronte strada, prospetto principale dell’abitazione, sono presenti 3 “blocchi” in cui quello centrale, più piccolo, evidenzia l’ingresso all’abitazione.
La copertura è in legno, il rivestimento in coppi; il pacchetto di copertura non presenta alcuna coibentazione termica, non essendo il piano adibito ad uso abitativo,per uno spessore complessivo pari a circa 15 cm, mentre il piano di calpestio non presenta pavimentazione alcuna.
In conformità a quanto previsto dalla Legge Regionale n. 13 del 21/04/2009 (e sue successive integrazioni e modificazioni) il progetto prevede il recupero del “sottotetto” esistente, mediante, ove necessario, la sopraelevazione di falde per il raggiungimento delle altezze minime previste, e la conversione degli spazi per ottenere un’ulteriore unità abitativa. Nascono così ampi ambienti dove il fiore all’occhiello sarà il salone padronale che affacciando ad ovest guarda il notevole panorama libero fino all’orizzonte.
Il progetto è stato sottoposto anche a parere della sovraintendenza per i beni paesaggistici, poiché sull’area sussiste tale vincolo.
Particolare attenzione è stata dedicata alle strutture: l’edificio è infatti in muratura portante e per poterlo adeguare ai fini antisismici sia per ottimizzarlo dal punto di vista del risparmio energetico si è optato per la demolizione fino alla quota del solaio per poter creare un cordolo di aggancio fra la vecchia struttura in muratura e la nuova di natura puntuale; i muri di tamponamento verranno realizzati adoperando blocchi altamente performanti., mentre il nuovo pacchetto di copertura sarà un tetto ventilato con rivestimento in coppi. L’edificio verrà inoltre dotato di impianto di recupero delle acque meteoriche, pannelli solari e fotovoltaici.